Oggi i rifiuti marini (Marine LItter – ML) sono riconosciuti come una delle maggiori preoccupazioni per il futuro del mare. Il termine ML comprende tutto il materiale antropogenico disperso, intenzionalmente o meno, in ambiente marino. I tipi di ML variano nella loro composizione chimica e nelle caratteristiche fisiche. Sulla base di queste caratteristiche e della dimensione dei frammenti, il ML può accumularsi in diverse matrici abiotiche e biotiche: superficie del mare, colonna d’acqua, litorale, fondale marino, ghiaccio marino e biota.
Anche se spesso si presume che la maggior parte della ML stia fluttuando, coprendo ampie aree e finendo sulla battigia, la maggior parte finisce sul fondo del mare. Circa il 90% del ML trovato sulla costa proviene da fonti locali. Questo è particolarmente vero per un mare semi-chiuso come l’Adriatico.
Il progetto ‘marGnet’ si concentra sul ML accumulato sul fondo del mare e generato dalle attività di pesca e acquacoltura. Ciò include non solo gli attrezzi da pesca abbandonati, persi o altrimenti dismessi (ALDFG), ma anche tutti i rifiuti generati dalla gestione dei prodotti ittici e marini, comprese le corde, i punti di ormeggio, le reti degradate e i loro componenti. In Europa, rappresentano fino al 27% di tutto il ML (Commissione europea).
Il progetto ‘marGnet’ propone un approccio olistico, combinando azioni per affrontare il fenomeno del ML in tutte le fasi, dalla riduzione alla prevenzione, attraverso il monitoraggio, la quantificazione, la rimozione e il riciclo.
Gli obiettivi del progetto ‘marGnet sono:
- Ideare e testare soluzioni multi-livello per monitorare, mappare, prevenire, rimuovere e riciclare ML da fonti marine presenti sul fondo del mare.
Gli scopi generali del progetto ‘marGnet’ sono:
- Monitoraggio della presenza di ML da fonti marine, in particolare da attività di pesca e acquacoltura, mediante mappatura acustica combinata ad alta risoluzione multisensoriale, analisi dei dati, indagini subacquee;
- Prevedere i punti di accumulo di ML sul fondo del mare, in particolare dalle attività di pesca e acquacoltura, su larga scala attraverso lo sviluppo di un modello predittivo, in grado di simulare la dispersione di ML affondanti;
- Promozione della rimozione sostenibile dei rifiuti marini dal fondo del mare capitalizzando e rafforzando i protocolli di rimozione basati su precedenti iniziative (il progetto GHOST);
- Miglioramento della sostenibilità ambientale e dell’efficienza del processo di riciclaggio del ML mediante l’ingegnerizzazione di un prototipo che sfrutta il metodo della pirolisi a bassa temperatura per trasformare il ML in una fonte di energia a costi ragionevoli;
- Riduzione della quantità di ML dalle attività di pesca e acquacoltura attraverso attività dimostrative del prototipo, nelle aree portuali di pesca, evidenziandone l’usabilità, la praticità e promuovendo una consapevolezza e un cambiamento nel comportamento dei pescatori verso pratiche sostenibili;
- Miglioramento del quadro di governance per la gestione del ML fornendo strumenti di supporto decisionale e migliori pratiche ai responsabili politici.
Sede del progetto:
Per raggiungere gli obiettivi, il progetto ‘marGnet’ funziona su due siti pilota situati nell’Adriatico settentrionale – la Laguna di Venezia in Italia e l’arcipelago di Cherso e Lussino in Croazia. Questi luoghi sono stati scelti in quanto entrambi sono elencati come Siti di importanza comunitaria (SIC) all’interno della rete Natura 2000 dell’UE. Inoltre, questi siti hanno due diversi tipi di fondali marini, pertanto verrà effettuata una serie di attività sul campo sia in fondali sabbiosi che rocciosi, nonché nelle aree costiere e lagunari. Così migliorerà la robustezza e la replicabilità del progetto.
Costi dell’azione del progetto
– 611.792 € / contributo UE concesso
– 488.575 € (80%)
Durata 24 mesi:
Inizio progetto 01/01/2019 – Fine del progetto 31/12/2020